Quante volte avete sentito parlare di TUT? Quante volte avete guardato chi ne parlava come fossero alieni? Nella testa vi saranno passate domande come "ma si mangia? A che serve? Ed io come lo uso questo TUT?"
Vediamo di spiegarlo...
Nel momento in cui decidete l'obiettivo da raggiungere per il vostro percorso fisico, dovete valutare diversi parametri: un elemento importante è la durata di una serie. È qui che si inizia a parlare di TUT - tempo sotto tensione o time under tension. TUT si riferisce al tempo di una serie durante la quale i muscoli sono contratti. Questo parametro è tra i più importanti in termini di effetto finale dell' allenamento. Il TUT è influenzato da due parametri: il tempo ed il numero di ripetizioni. La modifica di un parametro richiederà la modifica automatica del TUT.
Ma come dicevo prima ogni obiettivo avrà una sua gestione del TUT: se parliamo di forza, la serie terminerà in 20 secondi. Se parliamo di ipertrofia funzionale 20-40 secondi mentre quella non funzionale tra 40 e 70 secondi invece la resistenza 70 e 120 secondi. Il numero di ripetizioni insieme alla durata ci darà il tut che andrà ad uncidere sullo sviluppo della forza, dell'ipertrofia e della resistenza.
Su tutto questo sarà importante anche il peso utilizzato. È palesemente dimostrato un collegamento tra TUT e carico: incrementando il carico si velocizza l’affaticamento, con riduzione del TUT. A sua volta si otterrà un maggior TUT si ottiene riducendo il carico.
Il metodo migliore sarà sempre usare un tut specifico per ogni ripetizione. Questo ci aiuterà a concentrarsi in maniera efficiente sull'esercizio e su eccentriche e concentriche. Controllare il movimento e mantenere la tensione muscolare per un determinato periodo di tempo sono gli elementi che dovrebbero essere alla base soprattutto nel bodybuilding.
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